La domanda sorge spontanea ogni anno: il Black Friday è ancora conveniente? Si fanno veramente affari o si rischia semplicemente di cadere nella rete del “fuori tutto”, acquistando magari prodotti che si avvicinano al fine-serie? O, ancora peggio, pagando un prezzo che, in un modo o nell’altro, avremmo potuto tovare anche migliore nelle settimane precedenti?
Dopo tutto, fra “weekend senza Iva” e “prendi due prodotti e il secondo lo paghi al 50%” le principali insegne di elettronica di consumo sono ormai in promozione continua tutto l’anno e un consumatore attento può davvero spuntare il miglior prezzo in ogni periodo dell’anno.
Dunque, serve ancora il Black Friday? A rispondere a questa domanda ci ha provato l’istituto di ricerca QBerg, con la sua consueta analisi Post-Black Friday.
La prima sentenza inquadra già alla perfezione come sia andato l’evento 2024: «Meglio per le offerte ma molti prezzi non si sono rivelati conformi alla Omnibus».
L’analisi approfondita sul Black Friday 2024
Confrontando i prezzi dei principali siti di e-commerce di elettronica di consumo, a parità di sito e di modello, con il prezzo che appariva il venerdì della settimana precedente, il “Venerdì nero” ha rappresentato una vera e propria convenienza, oppure no?
La risposta la troviamo nella nostra ultima analisi che mette la lente di ingrandimento su:
- oltre 60 siti che operano in Italia, inclusi i siti dei principali manufacturer, anche conosciuti come “Direct to consumer”;
- poco meno di 100.000 prodotti;
- un totale di oltre 220.000 osservazioni di prezzo.
Andiamo nel dettaglio del nostro report anche per scoprire cosa è cambiato rispetto al BF dell’anno scorso.
Offerte reali nel Black Friday 2024?
Rispetto alla situazione registrata nel Black Friday 2023, c’è stato un miglioramento.
QBerg ha infatti come sempre confrontato il prezzo, a parità di modello e di sito, il giorno del Black Friday con il venerdì della settimana precedente: forse per il fatto che la campagna effettiva comincia sempre prima di anno in anno, risulta che la percentuale di prodotti che il giorno del Black Friday costavano di più rispetto al venerdì precedente vede una decisa diminuzione, passando dal 15.6% dell’anno scorso all’11.7% del 2024.
A livello di singola categoria, vediamo dal grafico come la “Top 5” sia formata da Audio/Video, Foto, Periferiche IT, Networking e Hardware.
Come lo scorso anno però, a livello di numerica assoluta di modelli è il piccolo elettrodomestico (“Ped”) a svettare, con ben 6.491 osservazioni di prezzo che sono aumentate nel giorno del Black Friday.
E il rispetto della Omnibus? La situazione è peggiorata
Si è parlato in più occasioni di rispetto della normativa sugli sconti contenuta nella direttiva Omnibus: per questo QBerg anche quest’anno ha voluto affiancare un’analisi che, sempre a parità di modello e sito, confrontasse il prezzo delle osservazioni che riportavano una meccanica di “Sconto/Prezzo promozionale” nel giorno del Black Friday, con il prezzo minimo che il sito ha praticato nei 30 giorni precedenti.
Rispetto al dato 2023, assistiamo a un’importante variazione in calo della numerica di osservazioni che presentano poca uniformità alla Omnibus. Allo stesso tempo però, la percentuale di offerte che non rispettano la Omnibus sul totale di quelle in promozione (marcate quindi in qualche modo come “Offerta”, “Sconto” o con prezzo barrato), sale al 25.5% contro il 16% del 2023.
Sulla lista nera troviamo:
- Audio/Video, Foto e Wearable;
- Ped, Ged e Ged Built-in (ovvero i grandi elettrodomestici da incasso) sono sul podio per numerica assoluta.
L’analisi condotta da QBerg sul Black Friday 2024 evidenzia progressi significativi nel miglioramento della trasparenza delle offerte, con una diminuzione dei casi di prezzi più alti rispetto alla settimana precedente.
Tuttavia, il rispetto della normativa Omnibus rimane un punto critico, con un incremento delle violazioni rispetto al 2023. Questo indica che, se da un lato il mercato sta rispondendo positivamente alla crescente attenzione dei consumatori, dall’altro rimangono margini di miglioramento per garantire una maggiore correttezza nelle promozioni.
In vista dei prossimi anni, sarà cruciale monitorare l’evoluzione di queste dinamiche, favorendo una competizione più equa e una maggiore fiducia da parte degli acquirenti.